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Sicilia: aumentano i pagamenti puntuali

giovedì 29 giugno 2017

La Sicilia è l’oggetto dell’ultima analisi condotta dall’Osservatorio Studio Pagamenti CRIBIS, i risultati del primo trimestre del 2017 presentano un trend positivo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. C’è stato un aumento della quota di pagamenti alla scadenza (4.3%) ed entro i 30 giorni (4.6%), mentre sul fronte dei ritardi gravi si registra una diminuzione pari al 13.5%. La media regionale è significativamente al di sotto della media italiana (35.6%) e registra un gap negativo del 3.7% rispetto all’area di appartenenza “Sud e Isole”.

La quota di pagamenti puntuali in crescita aumenta la fiducia in un graduale raggiungimento dei livelli pre-crisi del 2010 che, per il momento, rimangono ancora molto lontani. Guardando ai risultati a distanza di 7 anni, tutte le province hanno registrato risultati negativi e in alcuni casi segni di evidente difficoltà. Tra questi, il più eclatante è quello di Enna, passata da una quota di ritardi gravi del 7.3% al 23%. Si tratta di un caso particolare, poiché nel 2010 la provincia di Enna risultava essere tra le più virtuose nei pagamenti puntuali e la migliore dopo Ragusa per quanto riguarda i ritardi gravi. La provincia che registra i risultati migliori è proprio Ragusa con il 21.9% di puntualità e una quota di ritardi gravi pari al 19.6%. Tra le grandi città Palermo e Messina presentano il grado più alto di criticità con quote di pagamenti puntuali sotto il 20% e ritardi gravi rispettivamente al 22.7% e 22.9%.

A livello settoriale, i risultati peggiori sono quelli di industria, produzione e commercio al dettaglio. Per queste categorie si registra una quota significativa di ritardi gravi e una percentuale di pagamenti puntuali sotto il 18%. Spicca il settore finanziario che registra il 46.9% di puntualità.

Scarica lo Studio Pagamenti Sicilia - Q1 2017

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