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I dieci maggiori rischi per le aziende che operano a livello globale

mercoledì 8 giugno 2016

Dun & Bradstreet ha pubblicato il nuovo report Global Risk Matrix Q2 2016, che fornisce aggiornamenti sui potenziali rischi a cui sono esposte le aziende a livello globale. Secondo quest'analisi l'indice Global Business Impact (GBI) denota un leggero peggioramento rispetto agli anni precedenti, mentre la situazione è relativamente stabile rispetto agli ultimi tre quarter.

Il Q2 2016 GRM (Global Risk Matrix) presenta nella top 10 sei nuove tipologie di rischio, sottolineando come in un mondo sempre più intricato e globalizzato la finanza, il procurement e le supply chain di tutte le industrie stiano affrontando rischi in continua evoluzione.

I dieci rischi considerati in questa analisi comprendono una valutazione della potenziale grandezza d’impatto dell’evento nel contesto economico globale, e la probabilità che esso avvenga:

  1. il possibile default in Cina (con un rating GBI di 30 su un massimo di 100)
  2. la potenziale rottura delle trattative TTIP tra gli Stati Uniti e l’Unione Europea (GBI di 30) in seguito alle elezioni presidenziali US.
  3. la possibile diminuzione in Cina della crescita del PIL in termini reali sotto il 5%.
  4. il potenziale crollo dell’accordo sui migranti tra l’Unione Europea e la Turchia (GBI di 24).
  5. le resistenze popolari alla riforma previdenziale improntata all’austerity che minacciano una nuova ipotesi Grexit (GBI 22).
  6. la potenziale uscita dell’Inghilterra (Brexit) dall’Unione Europea (GBI di 21).
  7. il rischio di un ulteriore Parlamento “in sospeso” nelle elezioni di Giugno in Spagna (GBI di 20).
  8. la preoccupazione di un possibile rafforzamento del dollaro.
  9. la probabilità che il ribasso del petrolio provochi agitazioni nei paesi esportatori.
  10. il pericolo che le guerre civili in Iraq, Siria, Yemen e Libia si diffondano nei paesi vicini

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