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Pagamenti commerciali: calano ancora i ritardi gravi, -13% in un solo anno

giovedì 6 aprile 2017

Buone notizie dalle imprese italiane, sempre più attente alla gestione del proprio credito, leva strategica per superare le difficoltà economiche. Calano costantemente i ritardi gravi delle aziende nei pagamenti nei confronti dei fornitori. Rispetto ad un anno fa i pagamenti oltre i 30 giorni di ritardo, uno dei principali indicatori dello stato di salute delle imprese, sono infatti calati del 13%. Decisamente un buon segnale, che dà continuità al trend positivo che era emerso già nel corso del 2016.

Solo un’impresa su tre però rispetta i tempi patuiti con i fornitori. A marzo 2017 il 35,6% delle imprese paga alla scadenza, il 52,4% entro il mese di ritardo, mentre è il 12% la quota dei ritardi gravi. Una percentuale, quest’ultima, che ha raggiunto il suo minimo storico dal 2012 ad oggi, anche se rispetto al 2010 è comunque più alta del 118,2%.

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A livello territoriale le imprese del nord est sono le più puntuali d’Italia nei pagamenti. Il 44,1% paga regolare, mentre i ritardi gravi sono solo il 7,3%. Situazione opposta per il sud e le isole, dove il 23,2% è virtuoso e ben il 19,7% salda ancora con grande difficoltà i debiti con i fornitori. Bene anche il nord ovest (40,7% di pagamenti alla scadenza, 8,4% oltre il mese di ritardo), situazione intermedia per il centro Italia (31,7% di imprese puntuali, 14,2% i cattivi pagatori).

Entrando nel dettaglio delle singole Regioni invece è il Veneto ad aggiudicarsi il primo posto in fatto di puntualità con il 44,9% di imprese virtuose e il 6,9% di ritardi gravi. A seguire per completare le prime cinque posizioni l’Emilia Romagna (44,8%), la Lombardia (44,4%), il Friuli Venezia Giulia (43,5%) e il Trentino Alto Adige (40,2%). In fondo alla classifica troviamo la Sicilia con solo il 19,5% di pagamenti regolari contro un 21,7% di gravi ritardi. Male anche la Calabria (21,8%), la Campania (21,9%) e la Sardegna (23,5%).

Per quanto riguarda infine i settori il comparto dei servizi finanziari è quello che gode di miglior salute con una quota del 46,1% di performance virtuose, a fronte di un 9,4% di ritardi gravi. Bene anche l’industria e la produzione (40,3% di imprese puntuali, 8,2% di ritardi gravi). Lo studio di CRIBIS anche in questi mesi del 2017 mette in evidenza le grandi difficoltà del commercio al dettaglio, che rischiano di condizionare l’andamento di tutte le filiere produttive a monte. Appena il 25,9% delle imprese, 1 su 4, appartenenti al comparto risulta puntuale, a fronte di un 18,2% di pagamenti oltre il mese di ritardo.

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