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Brexit ed elezioni, le ultime news dal Regno Unito

venerdì 26 maggio 2017

Con una mossa a sorpresa il primo ministro inglese Theresa May ha convocato le elezioni generali per il prossimo 8 di giugno. Secondo Dun & Bradstreet è ragionevole pensare che a vincere sarà proprio il partito conservatore di May, dato lo stato ragionevolmente favorevole dell'economia e, soprattutto, il disordine nel partito laburista. La probabile vittoria del partito conservatore favorirà il passaggio di leggi controverse legate alla Brexit ma non migliorerà necessariamente la posizione del governo inglese nei prossimi negoziati con l'Unione europea.

D'altro canto le forze separatiste in Scozia ed Irlanda del Nord si aspettano di ottenere un buon risultato dalle prossime elezioni, mettendo in pericolo l'integrità strutturale del paese nel medio e lungo termine (in particolare per quanto riguarda la Scozia). Secondo Dun & Bradstreet lo scenario di base attorno alla Brexit rimane invariato: ci si aspetta che il Regno Unito possa uscire dall'UE nel marzo 2019. Un accordo intermedio entrerà in vigore fino alla negoziazione di un patto di libero scambio (FTA) con il governo britannico, per ottenere un accordo definitivo prima delle elezioni del 2022.

Nel periodo in cui è previsto l'accordo provvisorio, il Regno Unito potrebbe dover accettare la supremazia della Corte europea di giustizia nei confronti dei tribunali britannici e la libera circolazione dei lavoratori in cambio dell'accesso continuo al mercato. Tuttavia, nei negoziati ancora in corso sull'accordo di libero scambio, sembra molto probabile che il governo britannico possa sacrificare l'accesso al mercato dell'UE per riacquistare il controllo della sua politica di immigrazione, creando così rischi significativi per le Supply Chain legate al Regno Unito.

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Scarica l'Osservatorio UK Quarterly Industry Report di Dun & Bradstreet

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