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Pubblica Amministrazione: un'impresa su 8 puntuale nei pagamenti

martedì 3 maggio 2016

Secondo una recente analisi targata CRIBIS D&B solo il 13% delle imprese della Pubblica Amministrazione italiana salda alla scadenza i debiti con i fornitori: un’impresa su otto della PA rispetta dunque i termini di pagamento prestabiliti, con un ritardo di 22,1 punti percentuali rispetto alla media italiana (35,1%).

Ben il 29,6% invece paga con oltre 30 giorni di ritardo, contro la media del Paese del 13,8%. Se si paragonano inoltre i dati odierni aggiornati a fine marzo 2016 con quelli del 2010 emergono ancora più nettamente le difficoltà della PA: se da un lato sono cresciuti di 1,5 punti percentuali i pagamenti puntuali, dall’altro sono aumentati i ritardi gravi, passati dal 20% del 2010 all’attuale 29,6%. All’interno di questo scenario arriva qualche segnale positivo nel settore della Sanità e Asl che per quanto riguarda i ritardi gravi perdono quasi 10 punti percentuali rispetto al 2010.

A livello territoriale è il Nord Est la macro area più virtuosa: sono il 15,2% i pagamenti alla scadenza, ammontano al 15,4% invece i ritardi gravi, mentre il 69,4% salda le fatture entro il mese dalla data patuita. Inoltre la puntualità dei pagamenti degli Enti Territoriali del Nord Est è migliorata nel corso degli ultimi anni, passando dall’11% del 2010 al 15,3% di fine marzo 2016.

Performance leggermente inferiori per la Pubblica Amministrazione del Nord Ovest, più puntuale (15,9%) ma anche più in difficoltà nei ritardi gravi con una quota del 22,6%. Situazione diametralmente opposta per il Sud e le Isole: 8,5% i pagamenti virtuosi, ben il 54,7% quelli oltre i 30 giorni di ritardo.

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