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PAGAMENTI NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: PUNTUALITA’ AL DI SOTTO DELLA MEDIA ITALIANA

venerdì 24 maggio 2019

Nel primo trimestre del 2019 solamente il 24,3% delle aziende della Pubblica Amministrazione ha saldato alla scadenza i propri debiti commerciali con i fornitori. Una performance inferiore rispetto alla media delle imprese italiane, pari al 35,3%. Per quanto riguarda invece i ritardi gravi, uno dei principali indicatori dello stato di salute di un’impresa, il 21,2% paga con oltre un mese di ritardo, quasi il doppio rispetto alla media nazionale, (11,3%).

Questi sono i risultati dello Studio Pagamenti dedicato alle imprese della PA e aggiornato a fine marzo 2019: scarica ora l'Osservatorio completo!

Se si paragonano le ultime rilevazioni con quelle del 2010 il confronto mette in mostra gli attuali problemi che la PA ha nel saldo delle fatture nei confronti dei fornitori. Se da un lato sono cresciuti di 12,8 punti percentuali le aziende che pagano regolarmente, dall’altro sono aumentate anche quelle con ritardi gravi, passate dal 20% del 2010 all’attuale 21,2% del 2019. All’interno di questo scenario il dato che stupisce in negativo è quello relativo ai pagamenti degli Enti Territoriali di cui si osserva un peggioramento delle performance di pagamento: il 26,5% paga generalmente con grande ritardo.
Situazione in miglioramento quella delle aziende della sanità, i cui ritardi gravi diminuiscono di 10,1 punti percentuali rispetto al 2010. La quota di pagatori puntuali è però ancora pressoché nulla, pari all’1%.

A livello territoriale è il Nord Ovest l’area più virtuosa: il 29,3% salda abitualmente alla scadenza le fatture, mentre il 16,3% oltre il mese di ritardo dai termini prestabiliti. Performance leggermente inferiori per la Pubblica Amministrazione del Nord Est, che è meno puntuale (23%) ma anche meno ritardatario (9,8%). Situazione diametralmente opposta per il Centro, Sud e Isole, dove i ritardi gravi sono rispettivamente pari al 24,3% e 35%.

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