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Pagamenti Italia Q3 2017, segnali positivi dalle aziende

giovedì 5 ottobre 2017

L'ultimo rapporto dell'Osservatorio Studio Pagamenti CRIBIS aggiornato al terzo trimestre del 2017 evidenzia un calo dei ritardi gravi, che continuano a scendere a ritmo sostenuto già da tempo (-16,7% rispetto a settembre 2016). Si tratta di un dato positivo che consolida l’inversione di tendenza registrata nello scorso trimestre, dopo un trend negativo che durava dal 2011 al 2016.

Il numero di imprese in grado di rispettare i tempi contrattuali con i fornitori è ancora basso: soltanto il 38,2%, infatti, salda le fatture alla scadenza, il 51,3% entro il mese di ritardo, mentre il 10.5% è gravemente ritardatario. Una percentuale, quest’ultima, che dal 2012 non è mai stata così bassa, anche se rispetto al 2010 è comunque più alta del 90,9%, mentre i pagamenti puntuali al 38,2% sono al livello più alto dal 2013.

A livello regionale, il Veneto rimane la prima per puntualità (47,6%), seguito da Emilia Romagna (47,4%), Lombardia (47,1%), Friuli Venezia Giulia (45,5%) e Trentino Alto Adige (41,1%). In fondo alla classifica troviamo invece, dopo la Sicilia che occupa l'ultima posizione con il 22,2% di pagamenti puntuali, la Calabria (24,3%), la Campania (24,9%), la Sardegna (26,6%) e la Puglia (28%).

Il comparto dei servizi finanziari è il settore che gode di miglior salute con una quota del 48,7% di performance virtuose, a fronte di un 8% di ritardi gravi. Bene anche l’industria e la produzione (44,5% di imprese puntuali, 6,8% di ritardi gravi). Proseguono invece le grandi difficoltà del commercio al dettaglio: solo il 26,3% delle imprese appartenenti al comparto risulta puntuale, a fronte di un 17% di pagamenti oltre il mese di ritardo.

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