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L'Iran e l'accordo sul nucleare: quali impatti per il business nel mondo?

venerdì 5 febbraio 2016

A metà gennaio, e dopo anni di negoziati, la Comunità Internazionale ha finalmente revocato le sanzioni contro l’Iran aprendo così la strada ad un ritorno sul panorama mondiale di quella che è la 28° economia più grande del pianeta.

Senza entrare nel dettaglio delle implicazioni politiche e di sicurezza internazionale, Dun&Bradstreet ha analizzato quelli che potranno essere i possibili scenari per l’Iran nei prossimi anni, e l’impatto che tali scenari potranno avere nel mondo in termini economici e commerciali.

Per quanto riguarda la revoca delle sanzioni, è da sottolineare che queste potranno essere riapplicate in qualsiasi momento se l’Iran dovesse trovarsi a violare le regole dell’accordo. Una eventuale ri-applicazione avrebbe la durata minima di dieci anni, estendibile per ulteriori cinque. Non sono comunque venute meno tutte le sanzioni: resta in piedi per altri cinque anni l’embargo sulle armi, e restano in vigore le misure prese nei confronti delle persone e delle aziende legate alle Guardie Rivoluzionarie.

Nonostante gli indubbi vantaggi derivanti da questa revoca, sono comunque ancora diversi i fattori che rischiano di limitare le potenzialità di business dell’Iran. Per esempio, gli ultimi contratti di Teheran nel settore degli idrocarburi non soddisfano le norme internazionali. Il contesto imprenditoriale rimane ricco di ostacoli: la corruzione è elevata e resta difficile stringere accordi commerciali con le imprese iraniane. Inoltre sono molte le attività controllate dalle Guardie Rivoluzionarie, con conseguenti condizioni di disparità sia per le imprese straniere che per quelle iraniane non collegate all’establishment politico.

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