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Continua il calo dei fallimenti per il Q3 2017

venerdì 13 ottobre 2017

Nel 2017 sono diminuite vistosamente le imprese italiane costrette a dichiarare fallimento. Da gennaio a settembre di quest’anno sono state 2.468 le aziende che hanno portato i libri in tribunale, facendo così salire a 8.656 il totale dei fallimenti nei primi nove mesi.

Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno c'è stato un calo a doppia cifra (-13,2%), dunque continua il trend positivo che dura dal 2014, anno in cui si era raggiunto un picco negativo nei fallimenti con un totale di 15.336. Rispetto al 2015, infatti, le imprese fallite sono scese del 17,6% e addirittura del 20,6%, se si guarda alla situazione del 2014.

Il confronto con il 2009, quando gli effetti della crisi non erano ancora evidenti, rimane piuttosto critico: rispetto a 8 anni fa le imprese fallite sono aumentate del 36,9%.

A livello regionale si evidenziano differenze importanti: prima la Lombardia, con 1.827 imprese che hanno chiuso i battenti nel 2017 e un’incidenza sul totale dei fallimenti in Italia del 29,5%. Completano il podio il Lazio, con 1.084 aziende fallite nei primi sei mesi e la Campania (754); nelle prime dieci posizioni della graduatoria si trovano anche il Veneto (con 742 fallimenti), la Toscana (671), l’Emilia Romagna (646), la Sicilia (540), il Piemonte (531), la Puglia (426) e le Marche (244).

Tra i settori invece, quello che detiene il più alto numero di aziende che hanno chiuso i battenti è il commercio con 2.858 aziende, bisogna però segnalare che il numero di fallimenti di imprese attive nel settore è in costante calo dal 2014 e che rispetto a dodici mesi fa è diminuito del 13,4%. Gli altri settori che presentano criticità sono i servizi, con 2.000 fallimenti, e l’edilizia con 1.704 casi.

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